Mercoledì 14 luglio si terrà il meeting del Laboratorio Virtuale Cybersecurity del CNR, di cui fanno parte alcuni ricercatori dell’Istituto. La giornata è dedicata a una serie di presentazioni tecnico/scientifiche sulle tematiche dei tre sotto-progetti attuali del Lab ed anche alla pianificazione di attività future congiunte. La giornata è aperta a tutti i colleghi interessati, siete tutti invitati a partecipare e contribuire con le vostre idee.
Giovanni Cerulli e Antonio Zinilli segnalano l’uscita dell’articolo online first “Currency Unions and Global Value Chains: The Impact of the Euro on the Italian Value Added Exports” sulla rivista Italian Economic Journal
Cerulli, G., Nenci, S., Salvatici, L. et al. Currency Unions and Global Value Chains: The Impact of the Euro on the Italian Value Added Exports. Ital Econ J (2021). https://doi.org/10.1007/s40797-021-00160-5 L’articolo è disponibile open access
La news è presente anche sul sito del CNR dove si spiega il lavoro di molti anni di action research presso Ircres e dell’ispirazione della metodologia all’approccio sistemico e complesso, ispirato alla esperienza della Olivetti di Adriano, collegando la figura del “manager umanista” con la leadership orizzontale.
Greta Falavigna segnala il suo ultimo articolo scritto in collaborazione con R. Ippoliti (Bielefeld University) “Reform policy to increase the judicial efficiency in Italy: The opportunity offered by EU post-Covid funds” e disponibile sulla rivista Journal of Policy Modeling
Grazia Biorci, ha recuperato alcuni fascicoli della rivista “Numero” (1914-1920) che sono stati digitalizzati presso il laboratorio Digibess e messi online a disposizione di tutti su Byterfly
La rivista “Numero” Settimanale-Umoristico-Satiricofondato da Nino Caimi e da Golia (pseudonimo di Eugenio Colmo inventato dall’amico Guido Gozzano) nasce a Torino nel 1914. Uscirà per otto anni, fino al 1922, e fra le tante riviste illustrate dell’epoca, certamente “Numero” è stata quella che esercitò grande influenza nel pubblico documentando in modo satirico il periodo a ridosso e durante la Grande Guerra. La rivista si presenta come un raffinato settimanale destinato a un pubblico scelto, sia per l’eleganza della veste grafica, sia per la qualità dei giornalisti che vi collaboravano. Fra gli illustratori e le firme, si ricordano, tra gli oltre 200 che gravitavano in redazione: Golia, Carlin, Sacchetti, Brunelleschi, Sto (pseudonimo di Sergio Tofano, il padre del Signor Bonaventura), Biscaretti, Bisi, Musini, Mazza, Gustavo Rodella, Quaglioni, Bompard, Agnoletta, Bianchi, Nirsoli, Fiorini e molti altri che occasionalmente partecipavano a “Numero”. Antiaustriaco e interventista, “Numero” non si discosta politicamente dall’antisocialismo imperante, come è evidente nei fascicoli in cui si tratta di scioperi, sulla “teppaglia” e le vignette contro Filippo Turati, Nicola Bombacci e Francesco Barberis ”(Pallottino, 2010). “Numero” esordisce direttamente con il numero 2, una trovata già sperimentata 32 anni prima dal “Guerin Sportivo”, fingendo che il primo numero sia andato esaurito. Strategicamente in Numero 2 sarà pubblicata la Ballata dell’Uno di Guido Gozzano che inizia con un ulteriore scherzo:
L’Uno è tutto esaurito, non lo trova più nessuno, a chi dà copia dell’Uno un milione è profferito.…
Barbara Bonciani, associato di ricerca IRCrES, segnala di aver partecipato il 22 giugno all’Online Workshop “Toward Industry 5.0 – Sustainable and Regenerative Economy with Focus on Smart Small Towns“
La Prof.ssa Eleonora Pierucci, associato di ricerca IRCrES, comunica l’apertura delle iscrizioni (gratuite) al workshop “Cohesion policy: evidence-based lessons for digital and green recovery in Europe” che si terrà online il 24 Settembre 2021. Il workshop è organizzato dal Centro Rossi-Doria dell’Università Roma Tre e dalla London School of Economics and Political Science (LSE) in collaborazione con la European Regional Science Association (ERSA) nell’ambito del progetto Erasmus+ Jean Monnet “Understanding European Economic Policy: Towards a Deeper Union”.
This workshop explores the opportunities and challenges triggered by the digital and green transitions in Europe and its regions.
High-level speakers from a diverse set of fields and institutions will engage in an evidence-based debate on how Next Generation EU and the EU Cohesion Policy could support a digital, green and inclusive recovery in all EU regions. What is (and what should be) the role of data and evaluation for policy learning? How can we address the challenges for green and digital recovery in less developed regions? What can we learn from the experience of 50 years of Cohesion Policy to inform and shape new evidence-based interventions?
Il 1 luglio si avvia ufficialmente il progetto internazionale ABRESO (ABandonment and REbound: SOcietal views on landscape and land-use change and their impacts on water and soils), finanziato dal Belmont Forum (link https://www.belmontforum.org/). ABRESO ha l’obiettivo di comprendere da una prospettiva fortemente transdisciplinare gli impatti che l’abbandono e il cambio di uso dei terreni nelle zone critiche hanno sulla sostenibilità dei suoli e delle risorse idriche sotterranee e superficiali. La parte italiana del progetto sarà sviluppata da 4 Istituti del CNR (IGG, IRET, IIA oltre a IRCrES) in collaborazione con l’Università di Pavia, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Parco Nazionale della Val Grande, l’UNCEM.
Fra i partner esteri: le Università della Pennsylvania e del New Hampshire (USA, capofila), le Università di Hokkaido e Tsukuba (JPN), l’Università di Taiwan, il Bureau de Recherches Géologiques et Minières (FR).
Per una sintesi multimediale del progetto guarda il video:
Francesca S. Rota segnala che lunedì 28 giugno alle 11:30 ci sarà un incontro di presentazione del progetto TOP METRO – Corona Verde in cui IRCRES è coinvolto con un incarico per l’dentificazione dei modelli di governance territoriale dell’infrastruttura verde di Torino. L’incontro, a cui parteciperanno anche la Regione Piemonte e IRES Piemonte, è propedeutico all’avvio della fase di consultazione con gli stakeholder territoriali coinvolti nella costruzione della futura governance di Corona Verde.