Recupero di “Numero”
Grazia Biorci, ha recuperato alcuni fascicoli della rivista “Numero” (1914-1920) che sono stati digitalizzati presso il laboratorio Digibess e messi online a disposizione di tutti su Byterfly
La rivista “Numero” Settimanale-Umoristico-Satirico fondato da Nino Caimi e da Golia (pseudonimo di Eugenio Colmo inventato dall’amico Guido Gozzano) nasce a Torino nel 1914. Uscirà per otto anni, fino al 1922, e fra le tante riviste illustrate dell’epoca, certamente “Numero” è stata quella che esercitò grande influenza nel pubblico documentando in modo satirico il periodo a ridosso e durante la Grande Guerra. La rivista si presenta come un raffinato settimanale destinato a un pubblico scelto, sia per l’eleganza della veste grafica, sia per la qualità dei giornalisti che vi collaboravano. Fra gli illustratori e le firme, si ricordano, tra gli oltre 200 che gravitavano in redazione: Golia, Carlin, Sacchetti, Brunelleschi, Sto (pseudonimo di Sergio Tofano, il padre del Signor Bonaventura), Biscaretti, Bisi, Musini, Mazza, Gustavo Rodella, Quaglioni, Bompard, Agnoletta, Bianchi, Nirsoli, Fiorini e molti altri che occasionalmente partecipavano a “Numero”. Antiaustriaco e interventista, “Numero” non si discosta politicamente dall’antisocialismo imperante, come è evidente nei fascicoli in cui si tratta di scioperi, sulla “teppaglia” e le vignette contro Filippo Turati, Nicola Bombacci e Francesco Barberis ”(Pallottino, 2010).
“Numero” esordisce direttamente con il numero 2, una trovata già sperimentata 32 anni prima dal “Guerin Sportivo”, fingendo che il primo numero sia andato esaurito. Strategicamente in Numero 2 sarà pubblicata la Ballata dell’Uno di Guido Gozzano che inizia con un ulteriore scherzo:
L’Uno è tutto esaurito,
non lo trova più nessuno,
a chi dà copia dell’Uno
un milione è profferito.…